Hotsuma, The Blue Flame
Le Lame di SpadaccinoNero
"Liberi Pensieri da Libere Menti"
mercoledì 10 marzo 2021
sabato 8 agosto 2020
Scacco al Regno
Qui trovate tutti gli episodi di Scacco al Regno, completamente riscritto. Oggi venticinque novembre duemilaventitré è ufficialmente concluso.
Buona lettura ^^
La Via del Re (Preludio di Scacco al Regno)
La Via del Re Capitolo I : Usura
La Via del Re Capitolo II : Lavoro
La Via del Re Capitolo III : Abbandono
La Via del Re Capitolo IV : Donne
La Via del Re Capitolo V : Natura
La Via del Re Capitolo VI : Sacrificio
La Via del Re Capitolo VII (Finale) : Aurora
Scacco al Regno
Scacco al Regno Capitolo Extra I : Abraham
Scacco al Regno Capitolo Extra II : Dawidh
Scacco al Regno Capitolo Extra III : Maximilian
Scacco al Regno Parte Undicesima (Finale)
Scacco al Regno II
Scacco al Regno II Parte Prima : Ricordi di Utopia
Scacco al Regno II Parte Seconda : Qualcosa di inaspettato a Utopia
Scacco al Regno II Parte Terza : Scontro impari a Utopia
Scacco al Regno II Parte Quarta : Una visita nelle prigioni di Utopia
Scacco al Regno II Parte Quinta : Salvare una vita, sacrificandone un'altra, a Utopia
Scacco al Regno II Parte Sesta : Persuadere il Sovrano affinché salvi Utopia
Scacco al Regno II Parte Settima : Destini intrecciati, un solo nemico : i Martiri di Utopia
Scacco al Regno II Parte Ottava : Nel Mondo dei Sogni, la strada per salvarsi da Utopia
Scacco al Regno II Capitolo Extra I : Lucifuge Rofocale
Scacco al Regno II Parte Nona : Lasciarsi travolgere dall'Odio, proteggersi da Utopia
Scacco al Regno II Capitolo Extra II : Ahrim
Scacco al Regno II Capitolo Extra III : Adam
Scacco al Regno II Parte Decima : La notte prima dell'assalto di Utopia
Scacco al Regno II Capitolo Extra IV : Lilith
Scacco al Regno II Parte Undicesima : Lucifuge Rofocale, colui che fermerà Utopia
Scacco al Regno II Parte Dodicesima : Il patto per distruggere Utopia
Scacco al Regno II Parte Tredicesima (Finale) : Ricordi della sconfitta di Utopia
Scacco al Regno III
Scacco al Regno III Capitolo I : Uno strano vecchio
Scacco al Regno III Capitolo II : Due ragazze seducenti
Scacco al Regno III Capitolo III : Tre Lame Divine
Scacco al Regno III Capitolo IV : Quattro mogli lascive
Scacco al Regno III Capitolo Extra I : Sargatanas
Scacco al Regno III Capitolo V : Cinque candele nere
Scacco al Regno III Capitolo Extra II : Samson
Scacco al Regno III Capitolo VI : Sei fiori appassiti
Scacco al Regno III Capitolo Extra III : Seheiah
Scacco al Regno III Capitolo VII : Sette raschi di gatto
Scacco al Regno III Capitolo VIII : Otto Pietre Saturnine
Scacco al Regno III Capitolo IX : Nove capre domate
Scacco al Regno III Capitolo X : Dieci lacrime argentee
Scacco al Regno III Capitolo XI : Undici rose rosse
Scacco al Regno III Capitolo XII : Dodici Eternità Divine
Scacco al Regno III Capitolo XIII (Finale) : Tredici passi sinistri (Atto I)
Scacco al Regno III Capitolo XIII (Finale) : Tredici passi sinistri (Atto II)
giovedì 9 maggio 2019
ascolto consigliato :Mare Cognitum - The First Point of Aries
(https://www.youtube.com/watch?v=JDINlp9ABHE)
Scacco al Regno 2 Parte Nona : Lasciarsi travolgere dall'Odio, proteggersi da Utopia
Vi è un dilemma rimasto ancora irrisolto, antico quanto l'Universo... Lucifero, l'angelo più bello dei Cieli, nato dalle Fiamme più pure, un giorno, ricevette un ordine : mettersi al servizio di creature inferiori, in caso di un suo rifiuto sarebbe stato lanciato nell'Eterno Oblio. Egli, consapevole della sua superiorità, sapeva che attenendosi alla pretesa, avrebbe comunque vissuto un'esistenza infelice... Investito da una marea di dubbi, inspirò ed espirò profondamente sette volte... Tutto gli apparve Lucente... Fece la sua scelta.
Si trattava di una richiesta o più semplicemente di una trappola?
Con un cenno, Amnon, indicò a suo fratello minore di mettersi da parte per non incorrere rischi, l'unico sopravvissuto dei nemici era di fronte a loro ma questo era terrorizzato, lo era talmente tanto che lasciò cadere l'argenteo martello che brandiva e iniziò a fuggire. Riuscì ad allontanarsi di pochi metri ma Amnon, investito dai poteri del demone, veloce come un fulmine, raggiunse l'avversario e gli mozzò la testa con il taglio della mano, compiendo un movimento circolare, il corpo del nemico, privo del capo, continuò a scappar via perdendosi fra gli alberi della boscaglia...
"Fratellone, quello sta scappando senza testa, PRENDILO, WHAAA!!!" gridò il giovane Abhshalom ma il maggiore lo fissò con sguardo truce, paralizzandone il movimento. Di lì a poco, la figura senza cocuzza esplose, separandosi in innumerevoli frammenti.
"Hai visto quell'infame di uno straniero? Voleva farci saltare in aria...andiamocene da qui, a casa mangeremo il pane fritto che ti piace tanto!" replicò Amnon che tornò ad avere il suo solito aspetto in quanto non più sotto l'influenza del demone Lucifuge Rofocale; buttò via quel che restava del nemico sconfitto.
"IL PANE FRITTO, WHAAA!!!" urlò Abhshalom, felice come non mai, lanciandosi sul fratello maggiore, salendoci sulla schiena.
- - -
Di ritorno dall'incontro con Aurora, Re Dawidh, si recò da Shelomo.
Riparati dall'ombra di un ulivo millenario, padre e figlio iniziarono a discutere.
Re Dawidh : "Aurora non sarà con noi in questa guerra, abbiamo corso il rischio di trovarcela contro... adesso è sigillata in un'altra dimensione"
Shelomo : "Padre, non so come dirtelo ma anch'io ho una brutta notizia. L'ultima boccetta del liquido è andata perduta, Maximilian l'ha gettata fra le fiamme dopo una lite con Abraham..."
Re Dawidh :"Ti sembrerà strano ma non ho mai preso in considerazione di utilizzare tale potere, se siamo in questo guaio è perché ne ho fatto uso in passato... l'unico modo per uscirne è basarsi SULLE NOSTRE FORZE"
Shelomo : "Noi non disponiamo delle risorse migliori, il nemico ha un esercito ben superiore e hanno l'appoggio di Dio... siamo con le spalle al muro"
Re Dawidh : "Abbiamo ancora una risorsa seppur non sia completamente affidabile..."
Shelomo : "Io penso che tu voglia darmi delle false speranze..."
Re Dawidh : "Giammai, figlio. Chi vive di speranza, muore insieme ad essa. Ho detto che possiamo farcela, ascolta il tuo Sovrano. Sarò via per un po', non so dire quanto tempo ci vorrà. In mia assenza sei autorizzato ad usare gli incantesimi e soprattutto i tuoi demoni ma solo se si tratta di proteggere il Regno."
Shelomo : "Padre, c'è la possibilità che tu non possa tornare per la battaglia?"
Re Dawidh :"Queste potrebbero essere le mie ultime parole per cui presta attenzione. Tu, Shelomo, sarai il consigliere del Regno mentre Amnon sarà il mio successore. Affidatevi solo e soltanto alle vostre forze, se non riuscirò nell'impresa che dovrò compiere, morirò"
Shelomo : "In cosa consiste la tua idea?"
Re Dawidh : "Non serve che tu sappia i dettagli, semplicemente non disponendo della mia Spada, andrò a cercarne un'altra..."
Shelomo : "Perché dovresti morire se non dovessi trovarla?"
Re Dawidh : "Colei che possiede quest'arma posso sconfiggerla solo con l'inganno. Se capirà le mie intenzioni mi ucciderà"
Shelomo : "Ecco perché hai detto di non affidarci a te..."
Re Dawidh : "Esatto... Un'ultima cosa, tenete sempre sotto controllo i prigionieri"
Shelomo : "Non temere padre, Adam non è un cuor di leone e Lucy sembra che diventerà una delle tante donne di Amnon..."
Re Dawidh : "Restate con la guardia alta, in particolar modo nei confronti della "Rossa", le donne, si sa', sono portatrici di sventura e discordia fin dall'alba dei tempi..."
Il Sovrano si voltò, salì sul suo caprone Levi e si diresse verso Ovest, scomparendo fra le ombre...
---
In un luogo dove non sorge mai il sole, lontano dagli occhi degli umani, vi era un nero castello decadente; si potevano scorgere alcuni dettagli della sua forma grazie ai contrasti della bianca nebbia che lo circondava, all'interno di esso, gozzovigliandosi bevendo calici di sangue, vivevano le prime donne create da Dio : Lilith la Ribelle e Chawwah la Tentatrice. Qáyin, il serpente parlante che le intratteneva, fu investito da un gelido brivido, udì in maniera limpida una voce nella mente : "Mi nutrirò del vostro cuore"...
Qualcuno che avrebbe disturbato la loro millenaria quiete era in arrivo...
sabato 11 agosto 2018
Scacco al Regno 2 Parte Ottava : Nel Mondo dei Sogni, la strada per salvarsi da Utopia.
Sosteniamo che il mondo dove viviamo è reale perché possiamo vedere, sentire, toccare e nel frattempo definiamo irreale il mondo Onirico nonostante sia possibile fare le stesse cose; una tesi fuori da ogni logica... Ci sono due possibilità : sono entrambi veri o entrambi falsi.
Dawidh, all'interno del sogno, aveva trovato ciò che cercava... Aurora comparve nella forma più elevata, ovvero, come un Serafino di Dio. Sei immense e candide ali d'aquila le cingevano il corpo e ne nascondevano il viso e i piedi.
"Vieni con me!" esclamò deciso il Sovrano.
La creatura rimase muta, volteggiando nella dimensione dove Tempo e Spazio non esistono.
Il Re cercò di avvicinarsi a lei ma più andava avanti e più si allontanava fino a quando, spazientito, urlò : "TU SARAI LA MIA SPADA!"
Dietro le spalle di Dawidh, comparve un maestoso angelo che, seppur bellissimo, incuteva timore solo nel guardalo, egli era Daniyyel.
Alla vista della creatura, Aurora aprì le grandi ali e disse : "Come puoi aver piegato al tuo volere uno degli angeli più potenti di Dio?"
Re Dawidh rispose : "Sei nella mia mente, Aurora, posso fare ogni cosa..."
Aurora : "Accetta la sconfitta, Dio ha deciso di toglierti tutto, non sei più il Suo prediletto!"
Dawidh : "Mi conosci, non posso esimermi dal combattere"
Aurora : "Arrenditi al Suo volere e avrà pietà di te"
Dawidh : "Aurora, mia spada, non mentirmi, sai bene che Egli vuole farmela pagare per averlo offeso, piegarsi non risolverà nulla"
Aurora : "Che hai in mente?"
Dawidh :"Ucciderò il Suo prediletto..."
Aurora : "Usando ancora quel liquido, vero?"
Dawidh : "Ti sbagli, lo sconfiggerò da Uomo e senza l'ausilio di tale blasfemo potere"
Aurora : "E' impossibile, è un avversario oltre le tue possibilità e non puoi non saperlo..."
Dawidh : "Aurora, non ti riconosco più, quante volte abbiamo combattuto contro nemici più grandi di noi senza mai pensare a come sarebbe finita?"
Aurora : "Adesso è diverso, qui il tuo oppositore è Dio..."
Dawidh : "Vuoi proteggermi, lo so, stai cercando di farmi desistere. Io non posso farlo, non posso rinnegare me stesso...
Aurora : "Combatterai senza di me, se non siamo in sintonia io sarò solo un pezzo di ferro senz'anima e non avrai alcun potere..."
Il Sovrano si voltò verso l'angelo Daniyyel e gli ordinò di catturare Aurora.
"Daniyyel ti terrà a bada, rimarrete entrambi nella mia mente, non posso rischiare che anche tu possa intralciarmi..." pronunziò il Re poco prima di svegliarsi.
---
ascolto consigliato : Tenebre in Perpetuum - Un Sogno Oscuro (https://www.youtube.com/watch?v=aw4QZ9oh8jw)
Era notte fonda nel Regno di Dawidh, Abhshalom, come al solito, non riusciva a dormire, amava correre tre le ombre, mischiandosi ad esse, solo per pochi istanti, se illuminato dalla Luna, era possibile vedere i suoi lunghissimi capelli che riflettevano la luce per poi scomparire fra le tenebre. Sentiva che si stava avvicinando una presenza "particolare" e così, guidato dall'istinto, andò verso di essa. Di lì a poco scoprì una dozzina di soldati che marciavano verso il Regno, fra loro vi era Ahrim, una delle autorità di spicco dei Martiri.
Abhshalom, nonostante fosse solo un ragazzino, era consapevole che se tali stranieri fossero arrivati nella sua Terra, avrebbero generato solo guai, inoltre, si rese conto di non essere all'altezza dello scontro, percepiva che il loro capo era molto forte, ben oltre le sue capacità.
Nonostante ciò decise di agire lo stesso, utilizzò l'astuzia, colpiva a morte i soldati, uno per uno nascondendosi nell'oscurità. Perirono tutti senza capire da dove provenisse la minaccia, rimase solo Ahrim che, imperturbabile, pronunciò : "Esci allo scoperto, ragazzino, ti sei reso conto che i tuoi trucchetti, su di me, non possono funzionare; hai ucciso i miei sottoposti e io, adesso, sono costretto a farti fuori!"
Abhshalom si mostrò al nemico, i capelli erano sciolti e coprivano il ragazzo dalla testa ai piedi.
"NON TI AVVICINERAI ALLA MIA TERRA, STRANIERO, WHAAAA!!!" gridò a squarciagola Abshalom, lanciandosi come un felino verso l'avversario...
In un attimo l'arma di Ahrim, un pesante martello d'argento, fracassò il costato del giovane Abshalom che giaceva sul terreno in una pozza di sangue.
"Mi dispiace davvero tanto, forse avresti superato tuo padre e ne avresti ereditato il potere ma stanotte il Destino ha deciso che cadessi per mia mano, stai tranquillo, morirai senza patire ulteriori sofferenze..." pronunciò sommessamente Ahrim mentre sollevava l' arma per infliggere il colpo di grazia al giovane.
D'un tratto la terra tremò, una presenza diabolica si stava avvicinando sulla scena, Ahrim, d'impulso, si distanziò dal rivale.
"F-r-a-t-e-l-l-o-n-e..." proferì con un filo di voce Abhshalom.
"Mordimi il braccio e bevine il sangue, le ferite guariranno e tornerai a combinare guai.." sentenziò Amnon porgendo l'arto al fratello.
"Userai quel potere che mi terrorizza, vero?" domandò Abshalom
"Certo fratellino ma nostro padre non dovrà mai sapere che il demone più forte di Shelomoh, Lucifuge Rofocale coesiste in me, se starai zitto, prometto che ti racconterò come ho guadagnato questo potere" suggerì Amnon.
"Nostro padre è furbo come una volpe, sa benissimo che dentro di te c'è un diavolo, vedrai che una volta finita questa storia te lo tirerà fuori dal naso... AH AH AH... e adesso prendi a calci questo straniero di merda, WHAAAA" concluse Abhshalom guarito completamente dalla ferita.
sabato 28 luglio 2018
Scacco al Regno e in particolar modo la seconda serie, è un romanzo che NON vuole piacere a tutti, bensì lancia messaggi, spesso cifrati, solo e soltanto a chi è in grado di coglierli. Nella storia di Maximilian e i suoi, nulla è lasciato al caso ecco perché, tra un episodio e l'altro ci sono settimane o addirittura mesi di distanza, prendo il mio tempo, mi lascio trasportare dai personaggi e dagli eventi e in realtà, io che sarei il loro burattinaio, divento spettatore.
P.S.
A breve (nelle prossime due settimane) un nuovo, fondamentale, episodio.
giovedì 5 aprile 2018
Scacco al Regno 2 Parte Settima : Destini intrecciati, un solo nemico : i Martiri di Utopia.
Se le sventure si riversano sugli Uomini, è frutto del caso o è il prezzo da pagare per le loro azioni?
Il Re Dawidh conosceva la risposta... Perciò, consapevole degli eventi che avverranno, senza dire una parola agli astanti, partì in groppa al caprone Levi, per una meta sconosciuta.
"Ma... lo lasciate andare così, senza spiegarvi nulla?" esclamò perplesso Adam ai discendenti del Sovrano.
" Mio padre ha bisogno di Aurora, tradotto, avremo a che fare con nemici fuori dal comue, quindi, STRANIERO, il Re ha parlato abbastanza...come direste nella vostra, penosa Utopia, siamo nella merda" rispose con tono acido Amnon
"Fratello, prima ho visto chiaramente che nostro padre ha ordinato a Levi di uccidere la ragazza e lui non ha eseguito il comando, il suo rifiuto significa che la ragazza è sotto la protezione di..." evidenziò Shelomoh.
"Anni fa, mio padre, durante la battaglia contro Echelon e Shaitan, parlò con Dio ed ebbe l'ardire di dubitare circa la Sua vera identità, chidendoGli se fosse Dio o il Diavolo. La rossa, quindi, è uno dei Suoi flagelli, ecco perché quell'inutile capra non ha voluto eliminarla" interruppe il primogenito.
"Allora sarei una prediletta di Dio e senza nemmeno saperlo? Tu vaneggi, borioso principino, proprio come il reuccio" replicò Lucy.
"C'è solo un modo per poter uscire vivi dalla foresta che circonda Utopia, lasciarsi guidare dalla coccinella di Dio, solo pochissimi esseri di questo mondo possono vederla e tu sei uno di quelli, essere sopravvissuta conferma la mia tesi, o mia odiosa fanciulla dalla chioma scarlatta! Shelomoh, nell'attesa del ritorno del Re, teniamo a bada questi stranieri, tu prenderai in custodia il ragazzo, io gestirò la rossa" concluse Amnon.
"Non hai paura che il flagello divino possa ucciderti, principino?" dichiarò la "Rossa"
"Non hai paura che l'erede al trono possa annoverarti fra le sue concubine? ribatté Amnon.
---
Intrattenuti da una calda tisana fumante, Shelomoh e Adam discutevano, in una stanza del palazzo reale, circa gli avvenimenti da poco sviluppatisi.
Adam : Sei molto diverso dai tuoi fratelli e da tuo padre, loro sono dei guerrieri, tu invece sembri uno decisamente più pacato...
Shelomoh : Dici bene, io una spada non so nemmeno come impugnarla ma il Destino ha voluto che ereditassi l'acume del Re, per questa ragione, a volte, fungo da suo Consigliere...
Adam : Allora potresti spiegarmi perché Re Dawidh ci ha bloccati qui? Dopotutto siamo venuti solo per invocare il suo aiuto.
Shelomoh : Se la mia interpretazione è giusta, Utopia vi ha deliberatamente permesso di fuggire e questo ha un solo significato, ovvero, in maniera consapevole oppure no, siete loro alleati... Ma la cosa più preoccupante è che Levi non ha voluto uccidere la tua compagna e questo può tradursi in una sola maniera, ella gode di una protezione che non è di questo mondo..
Adam : Giuro che non sto capendo un cazzo...
Shelomoh : Guardati intorno, in questa terra, abbiamo valorosi condottieri ma non sono molti, in pratica non siamo all'altezza di affrontare un esercito regolare come quello di Utopia... nonostante ciò, fino ad ora, nessun impero è riuscito ad invaderci perché noi siamo in possesso di particolari risorse e probabilmente c'è chi vuole vuole impossessarsene.
Adam : Di cosa stai parlando? Non riesco a seguirti... E poi, se siete così forti, aiutatemi ad uccidere il Martire così salverete la mia patria e anche la vostra.
Shelomoh : Non posso dirti precisamente di quali doti disponiamo, in un certo qual modo sono simili a quelle della tua amica, noi le utilizziamo solo per difenderci ed in casi di estrema gravità in quanto il costo per usufruirne è altissimo, per tale ragione non ce ne serviamo, in particolar modo per questioni che non ci riguardano... Vedo che hai finito la tisana, adesso vai a coricarti e non farmi brutti scherzi, straniero, io non so combattere ma i miei demoni non desiderano altro che trangugiare sangue umano, per cui non mettermi nelle condizioni di invocarli...
Adam : Va bene, va bene, farò il bravo, mi rimangio quanto ho detto prima, sei un sanguinario anche tu... i Martiri volevano la mia testa e adesso mi minaccia uno che evoca i diavoli, cazzo che vita di merda!!!
---
Nel cuore della notte, si udivano, da decine di metri, le pesanti martellate dell'eccelso fabbro Abraham che vennero interrotte dall'arrivo di suo genero, Maximilian, egli necessitava di spiegazioni circa gli ultimi accadimenti.
Abraham : Figliolo...
Maximilian : Dawidh è andato a cercare Aurora...
Abraham : Lo so, prima o poi sarebbe dovuto accadere.
Maximilian : Perché dici questo?
Abraham : Nello scontro contro Echelon, permisi a Shaitan di tornare in questo mondo, tu sai quanto l'ho amata, avrei sacrificato il mondo intero pur di rivederla.
Maximilian : E' proprio ciò che hai fatto, siamo in pericolo ancora una volta a causa della tua ossessione e adesso Dio è in collera con noi...
Abraham : Non sono sicuro che Dio ci abbia abbandonati, forse Egli si sta divertendo nell'osservarci mentre ci scanniamo con altre Sue creature...
Maximilian : Sei un folle!
Abraham : Ti sbagli, marito della mia amata figlia Jade, noi abbiamo ancora una risorsa e il Re lo sa'. Ricordi il misterioso liquido?
Maximilian : Certo...
Abraham : Una volta per tutte ti dirò cos'è. Viene chiamato Sperma dell'Anticristo, per poterlo creare occorre compiere degli atti scabrosi come sacrifici di innocenti, orge incestuose e perverse e così via, i liquidi prodotti da queste imprese, vengono raccolti in un'ampolla e, tramite una formula magica, rende chi li berrà, seppur per poco tempo, capace di trascendere il potere di Dio stesso. Con tali facoltà possiamo liberarci da ogni disgrazia...Ma...
Maximilian : Ma???
Abraham : Una volta utilizzato, successivamente, ci si ritrova in una situazione analoga e quindi si è costretti ad usufruirne ancora, entrando in una spirale di dannazione che non avrà mai fine... E' il prezzo da pagare per aver offeso Dio.
Maximilian : Conosco Dawidh fin da quando era un semplice guerriero, egli non è venuto qui da te bensì è andato a cercare la sua arma per poter risolvere la situazione una volta per tutte, affinché nel suo regno torni la quiete e questa volta senza ledere l'onore della divinità!
Abraham : Bene, se credi in lui, adesso prendi la boccetta e butta il suo contenuto fra le fiamme! Sappi che avrò bisogno di numerosi sacrifici rituali per crearne un'altra, mi occorreranno anni... Praticamente condannerai tutti a morte...
In un attimo, senza la minima esitazione, Maximilian rubò dalle mani del suocero la boccetta e la lanciò nell'incandescente fucina, l' ultima, disperata difesa del Regno di Dawidh, era andata perduta.
---
ascolto consigliato Kings of Leon - Find Me (https://www.youtube.com/watch?v=xOQ7rolBbq8)
Su di una roccia dalla superficie liscia, vi erano, appoggiati sulla schiena e con lo sguardo rivolto verso il cielo stellato, Amnon e Lucy che dialogavano in maniera stranamente pacifica considerando l'astio che scorreva fra i due... Chissà, il frinire dei grilli,le dolci, luminose danze delle lucciole o il fumo della magica pipa della "Rossa" avranno creato una romantica atmosfera che ha messo "pace" tra i due..
Amnon : Non fare l'ingorda, fai fumare anche me!
Lucy : Lo sai che un principino non dovrebbe avere vizi? E poi non sapresti nemmeno reggerla, mi toccherà fare la bambinaia oppure potrebbero venirti strane idee...
Amnon : Non ho la minima intenzione di toccarti, nemmeno se fossi sotto l'effetto di un incantesimo infatuante...
Lucy : Non avevi detto che mi vorresti fra le tue concubine? Senti, tu dai i numeri anche così, fuma! Magari ti riprendi...
I due continuarono a stuzzicarsi l'un l'altra fino a quando un susseguirsi di passi estremamente veloci, come d'un felino, spaventò la "Rossa". Di fronte a lei, accucciato sulle ginocchia, si parò un curioso ragazzino, magro, con muscoli evidenti e tesi, dagli occhi grandi simili ad un gatto e con una coda estremamente lunga di capelli nero corvino che sfioravano il terreno.
La ragazza, spaventata, lanciò un urlo e si nascose dietro la roccia.
Amnon : Cosa strilli? Stanno dormendo tutti... è solo il mio fratellino Abhshalom il "Gatto Nero", se lo chiamano così ci sarà un motivo, non credi? A proposito, terzogenito, presentati alla nostra ospite.
Abshalom (alzandosi in piedi) : IO SONO ABHSHALOM, ho quindici anni e i miei capelli sono più lunghi persino di quelli di mio padre, sono il più agile e bello di tuuuutto il Regno di Dawidh, anche se sono il terzogenito, io sarò il suo successore, lo diventerò prendendo la testa del mio odioso fratellone, WHAAAA!!!
Lucy non più spaventata, bensì incuriosita dall'adolescente, si avvicinò a lui ed iniziò ad accarezzargli i lunghissimi capelli, Abhshalom come ipnotizzato, appoggiò il capo sul petto della ragazza, strusciandosi proprio come un micio che fa' le fusa...
Lucy : Dai, non dire più certe cose, sei un ragazzino così dolce, proprio come un cucciolo...
Abhshalom si allontanò da lei bruscamente e con lo sguardo rivolto verso il basso, imbarazzato, dichiarò : "mio fratello passa la notte con mia sorella Tamar... certe cose non si fanno..."
Lucy : Piccolo, hai ragione, tuo fratello è proprio un...
Amnon (interrompe) : Un cosa??? Nessuno obbliga Tamar a passare la notte con me e poi è lei che ci viene di sua iniziativa, inoltre è la mia sorellastra, siamo figli di madri diverse... Non sarai mica gelosa? E lo stesso vale per te, cucciolo, le tue guance rosse mi fanno pensare che vorresti essere al posto mio quando Tamar passa a trovarmi...
Abhshalom (adirato) : IO TI AMMAZZO WHAAA!
Amnon (risoluto) : Non costringermi a fare come quella volta...
Il ragazzino si calmò subito, come se profondamente spaventato da tale ricordo e fuggì via, nella foga inciampò nei lunghissimi capelli, rotolando poi in avanti con una capovolta, ripreso l'equilibrio, scomparì fra le ombre della Notte...
Lucy : Con le tue parole lo hai intimorito fino a farlo fuggire... cosa gli hai fatto? Tuo fratello è così carino...
Amnon : Nulla di che, gli mostrai cosa significhi aver ereditato la forza di mio Padre, il Re Dawidh... carino un corno... fra un paio d'anni potrebbe farmi lo scalpo per davvero, anzi già oggi devo guardarmi le spalle...
La "Rossa" e il primogenito rimasero molto in silenzio, godendosi il trascorrere del crepuscolo fino a quando, lei, con voce sensuale domandò : "Sai una cosa?".
Amnon rispose : "Dimmi"
E Lucy replicò : "Qui siete tutti così rozzi, intolleranti, fallocratici... ma... pensandoti, a cavalcioni su un demonio che fai strage dei nemici che minacciano la quiete del Regno, mi rendo conto perché la tua sorellastra Tamar, trasgredendo ogni morale, decide di giacere fra le tue braccia, principino...
Il primogenito, non riuscendo a trattenere lo stupore, tossì a causa del fumo che gli andò di traverso...
---
Ormai stanco di girovagare senza meta, Re Dawidh smontò dal dorso di Levi e si sedette su uno scoglio prominente sul mare, egli scelse quel posto perché le onde, seppur forti, non erano in grado di bagnarlo. Il sovrano doveva riflettere e l'unica cosa di cui aveva bisogno era un po' di tranquillità, ritrovare un'arma che Dio stesso gli aveva sottratto non era un'impresa semplice; nonostante fosse tormentato dagli innumerevoli pensieri, si addormentò, precipitando nell'infinito del mondo Astrale...
Piume d'aquila volteggiavano intorno al suo Corpo Eterico, di fronte ad esso, la luce abbagliante di Aurora ardeva come una stella...
giovedì 1 marzo 2018
sabato 20 gennaio 2018
Scacco al Regno 2 Parte Sesta : Persuadere il Sovrano, affinché salvi Utopia
Essere vicini alla realizzazione di un proprio Desiderio ma un Ostacolo non permette di raggiungerlo, cosa deve fare un Uomo in questo caso? Commettere errori non è permesso, pena il dissolvimento dei sogni, prossimi al concretizzarsi.
Adam era confuso, non sapeva se combattere l'Ufficiale o assecondarlo, la posta in gioco era troppo alta, smise di pensare, deglutì bruscamente, come se nella sua gola ci fosse del veleno e si inginocchiò rimettendosi alla magnanimità della persona che aveva di fronte; Lucy sorrise ironicamente...
"Apprezzo il tuo umile gesto ma non vi permetterà di violare le nostre Leggi, dovete andar via di qui IMMEDIATAMENTE" intimò Maximilian.
"Ti prego, non cacciarci, dobbiamo necessariamente incontrare il Re, mio nonno ha sacrificato la sua vita pur di farmi arrivare dove sono" replicò con tono sommesso l'Eretico.
Il Capitano, seppur visibilmente dispiaciuto, ribadì l'ordine; Lucy passandosi nervosamente una mano fra la sua vistosa chioma scarlatta, affermò in maniera arrogante : "il nonno dello stupido che adesso vedi in ginocchio ha fatto sì che il tuo reuccio e il suo primogenito non diventassero cibo per vermi, togliti di mezzo, PORCO IN DIVISA!" L'Ufficiale ebbe un sussulto di fronte a tali parole, ma si ricompose in un attimo e per l'ennesima volta, appoggiando la mano destra sull'elsa della sua spada, impose : "allontanatevi all'istante da questo Regno, in passato ho ucciso pur di difendere la terra che state calpestando, posso farlo ancora!".
La "Rossa" era pronta a combattere,infatti, accese la pipa per utilizzarne le sue misteriose risorse ma l'arrivo di un'altra persona interruppe il momento di estrema tensione... Egli era Amnon, primogenito del Re Dawidh
"E' inutile scaldarsi, Capitano, una buona volta lascia perdere gli ordini, concediamo a codesti STRANIERI la possibilità di incontrare mio padre, il Re," commentò il Principe.
"Non ci accompagni dal tuo paparino?" esclamò Lucy.
"Trovatelo da solo il Re e soprattutto ritieniti fortunata perché hai ancora la testa attaccata al collo, non scordarti una cosa, grazie al mio benestare siete QUASI autorizzati a stare qui, rappresentate il classico esempio di ospiti indesiderati..." concluse Amnon allontanandosi insieme a Maximilian.
Adam e Lucy ripresero il cammino dirigendosi verso il Palazzo Reale ma una volta giunti a destinazione non trovarono nessuno a parte un vecchio signore che sostava, comodamente appoggiato ad una colonna della reggia,una coltre di nebbia lo contornava, come se volesse accarezzarlo... erano, quindi, in una situazione più che surreale.
"Può dirci dove possiamo trovare il Sovrano? Se lui non è nella sua dimora, allora dov'è?" chiese l'Eretico
"Il Re sarà in giro a perdere tempo, come suo solito, cercatelo" replicò l'anziano accennando un sorriso beffardo.
"Quest'uomo mi mette i brividi, io posso sentire l'Anima delle persone ma la sua no, è come se fosse sprovvisto di essa..." mormorò Lucy al suo compagno di viaggio ma nel momento in cui la coppia stava per rispondere all'attempato signore, quest'ultimo sparì nel nulla,come un fantasma, fra la bruma.
L'Eretico e la "Rossa" iniziarono a girovagare per il Reame, del Sovrano non vi era alcuna traccia, fino a quando non udirono un gran fracasso; i due andarono verso di esso, camminando su una sterminata pianura, raggiunsero un prato dove decine di ragazzi dalle svariate età correvano, saltavano,compivano acrobazie, duellavano con armi di legno...
Al centro di tutto questo vi era un uomo che dirigeva tali attività, seduto su un curioso caprone dalle lunghissime corna, finalmente la ricerca era terminata, fra loro vi era anche il Principe Amnon che accolse la coppia di estranei con uno sguardo ironico.
"Cosa spinge degli stranieri ad entrare in una Terra che non ama ricevere visite? Immagino che uno dei miei figli (guarda irato suo figlio maggiore) vi ha concesso di entrare..." sbottò il Re scendendo dalla groppa del caprone.
"Sire, sono il nipote di Adolf, un guerriero a cui dovete un favore, egli si è offerto al Patibolo al posto mio pur di farmi giungere qui... Utopia è soggiogata dai Martiri, abbiamo bisogno d'aiuto" proferì Adam.
Il Sovrano, accarezzandosi il mento, reiterò : "Non riesco a capire che cosa volete da me..."
"Tu, reuccio, sei in debito con suo nonno, noi, quindi, ti chiediamo di togliere di mezzo coloro che tengono sotto scacco Utopia, devo farti un disegnino o sono stata abbastanza chiara?" propose Lucy
Dawidh : "Dalle mie parti non è Tradizione immischiarsi in questioni che non ci riguardano e per questo vogliamo che tutti gli altri facciano altrettanto con noi..."
Adam : "Siamo sicuri che sia lui la persona che cerchiamo, Lucy?"
Lucy : "Certo e tutto ciò che si narra sul suo conto è la verità... Re Dawidh è abile con la spada ma ancor di più con l'acume, egli ci sta canzonando..."
Dawidh (sorride) : "Parliamone con più calma solo noi, i miei figli devono continuare gli allenamenti... AMNON, SHELOMOH, pensate voi ad addestrare i più giovani, io devo discutere con gli ospiti, in privato... "
Adam (perplesso) : "Se sono tutti figli suoi, chissà quante mogli ha..."
Lucy (isterica) : "Ne ha una marea...è il classico esempio di maschio che mi dà sui nervi..."
Dawidh con al suo fianco il caprone Levi, discuteva seduto per terra con i visitatori giunti da Utopia. Da lontano, insospettiti, osservavano la scena i figli maggiori del Sovrano...
"Fratello, hai notato che nostro padre si sta comportando in maniera strana? Ci ha mandati via e nel frattempo il suo cuore è più tranquillo del solito, è come se fosse privo di ogni difesa, ha capito che la "Rossa" può rappresentare una minaccia eppure le sta scoprendo il fianco..." mormorò Amnon a Shelomoh, suo fratello minore.
"Esatto, il Re, in queste condizioni, può farsi uccidere facilmente, tale sconsideratezza può tradursi in una sola maniera : ci sta chiedendo di intervenire al momento opportuno, conoscendolo ritengo che ci manderà un segnale... Teniamoci pronti!" confutò Shelomoh.
- - -
Dawidh : "A voi la parola..."
Adam : "La terra da dove provengo, Utopia, è governata da un ristretto gruppo di persone che vengono adorate come divinità, sono capeggiate da una guida assoluta, soprannominata "Il Martire", chiunque non si piega al loro volere viene definito Eretico e successivamente condannato a morte in pubblica piazza, io, ehm, fino a poco tempo fa ero soprannominato "Cacciatore di Eretici", il mio compito era quello di trovare ed eliminare chiunque rappresentasse una minaccia per il regime..."
Dawidh : "Come ben sai, ho visitato la tua terra anni fa per cui sono già a conoscenza di quanto mi stai dicendo, sono vivo grazie ad un mio stratagemma e all'Onore del tuo defunto nonno, ma non capisco perché adesso trami contro chi hai servito"
Lucy : " Credeva di essere dalla parte giusta.. tutti gli abitanti di Utopia sono convinti che il Martire sia buono anche se le sue imposizioni sono contro il Popolo.
Adam : "Ci fanno vivere nell'inganno..."
Dawidh (interrompe Adam) : "Non occorre che tu mi fornisca ulteriori dettagli, devi renderti conto, però, che Utopia ha un esercito ben più numeroso del nostro e per quanto io possa essere in debito con voi, non posso mandare a morire la mia gente"
Adam : "Non pretendiamo di scatenare una guerra, ti chiediamo di far fuori Il Martire, in cambio diverrai Sovrano di Utopia..."
Dawidh :"Mi dispiace deluderti ma io non sono alla sua altezza, il vostro sovrano è più forte di me, in passato, ho potuto constatare che è provvisto di poteri sovrannaturali..."
Lucy : "Smettila di prenderci per il culo, gli Eretici conoscono bene le tue risorse, si racconta che maneggi una spada capace di ferire le Divinità ed hai addirittura utilizzato i poteri dell'Anticristo bevendo un misterioso liquido durante la battaglia contro Echelon..."
Dawidh : "Come potete essere a conoscenza di questi dettagli? Tali informazioni non sono mai andate oltre le mie mura...dovete sapere, però, che non sono più in possesso di tali risorse, quello schifoso liquido l'ho consumato tutto mentre Aurora, la mia Spada, mi è stata portata via da un'entità eterica che si presentò ai miei occhi nella forma di un vecchio, non ho idea di chi fosse, Dio, il diavolo, chissà...indipendentemente dalla sua identità, gli sono grato per avermi donato il suo caprone che io ho chiamato Levi..."
Adam : "Sire, nel regno di Utopia vi è un uomo molto importante, molto vicino al Martire nonché era il mio comandante, egli,ignoro il motivo, ha diffuso queste informazioni, il suo nome è Ahrim... Purtroppo non so dirti come possa avere tali ragguagli che, da quanto mi stai dicendo, sono solo mezze verità..."
Dawidh : "Nella vostra terra, Utopia, Verità e Menzogna non sono altro che le due facce della stessa medaglia, Ahrim non è un essere umano, esattamente come la tua compagna di viaggio..."
Mentre il Sovrano diceva tali parole, dolcemente, puntò l'indice destro verso il cielo, quello sinistro, invece, verso la terra, un gesto inusuale che invitò i suoi figli ad intervenire, all'istante Amnon, aggrappato al collo di un cavallo demoniaco (evocato da suo fratello minore) si scagliò sugli "ospiti" puntando la sua spada direttamente alla giugulare di Lucy...
A rilento si avvicinò Shelomo pronunciando queste parole : "Padre, gli ho ceduto temporaneamente Orobas, il mio cinquantacinquesimo demone, affinché risolva questa insolita disputa.."
"Shelomoh, devi smetterla di servirti dei diavoli, piuttosto impara a combattere contando solo sulle tue forze, mi è d'obbligo rammentarti che tutti i tuoi fratelli, persino i più giovani, maneggiano la spada molto meglio di te... e tenete sott'occhio questi due, specialmente lei, a breve qualcuno non solo verrà a cercarli bensì a dichiararci guerra, sappiate che il nemico è a conoscenza dei nostri segreti... " ribatté Dawidh
"Padre, dove ti stai dirigendo?" interpellò Amnon, contemporaneamente, Shelomoh disse fra sé e sé : "La situazione non mi è limpida ma credo che le nostre vite saranno in serio pericolo..."
"Badate al Regno durante la mia assenza, io sto andando a cercare Aurora, la mia Spada" concluse il Re.
sabato 23 dicembre 2017
Scacco al Regno 2 Parte Quinta : Salvare una Vita, sacrificandone un'altra, a Utopia
A volte, il Destino, concede agli Uomini una seconda possibilità. Permette loro di guardare in faccia la Morte e poi di voltarLe le spalle per tornare nel Mondo dei Vivi.
Comprendere di essere stati ad un passo dall'Oblio, consente ai mortali di apprezzare al meglio la propria esistenza.
Tutto questo fu di grande lezione al giovane Adam.
Suo nonno, Adolf, approfittando della sua posizione di rilievo nel Regno di Utopia, decise di farsi decapitare al posto del nipote.
La folla era bramosa di vedere una testa rotolare giù dal Patibolo, non importava di chi fosse, per questo motivo lo "scambio" avvenne senza alcuna obiezione.
Allontanarsi da tutte le persone più care per poi buttarsi a capofitto verso un'impresa dall'esito incerto; qui comincia il viaggio di Adam verso il Regno di Dawidh, accanto a lui c'era Lucy la "Rossa".
I due attraversarono l'intricata foresta che circonda Utopia, la "Rossa" sapeva che per uscire da quel labirinto occorreva affidarsi ad una coccinella e seguirla per tutto il percorso...
Adam e Lucy erano fuori dal dedalo, di fronte a loro, all'orizzonte, c'era l'agognata meta. Un cielo color lapislazzuli troneggiava sul Creato. Nonostante tutto quello che era accaduto, la Speranza ardeva come non mai.
"Mi sembra impossibile che siamo fuori grazie ad un insetto..." pensò ad alta voce Adam.
"Sei un Eretico ma conosci davvero poco del mondo... la coccinella è l'insetto di Dio e se siamo arrivati fin qui, significa che Egli è con noi... Tuo nonno doveva volerti davvero bene, si è sacrificato per uno che non è nemmeno un principiante" replicò con un atteggiamento borioso Lucy.
Adam chinò la testa e decise di proseguire il cammino in silenzio.
Dopo alcune centinaia di metri la "Rossa" interruppe il momento di tristezza raccontando al suo compagno di viaggio la storia di un sovrano, colui che, secondo le tesi degli Eretici, sarà in grado di salvare Utopia...
Terminata la narrazione, la coppia era quasi giunta all'obiettivo ma la "Rossa" si fermò bruscamente alla vista di un gruppo di soldati che sorvegliavano il cancello principale del Regno di Dawidh.
"Che fai?" esclamò Adam.
"Quelle guardie hanno avuto l'ordine di non far passare nessuno, ne sono certa" rispose Lucy.
"Potremmo dir loro chi siamo e che dobbiamo incontrare il Sovrano" suggerì il giovane.
"Non possiamo rischiare, i militari sono persone di cui non mi fido, ci arresterebbero solo per il gusto di farlo... Il piano è questo : superare le mura e avvicinarsi furtivamente al Re, non esistono alternative" disse la "Rossa"
"Ma... il muro è altissimo e non ha appigli...e poi che hai contro i militari?" ammonì Adam.
"Tu stai dicendo a ME perché odio quei porci in divisa? Quella feccia venderebbe chiunque, anche la propria madre, in cambio di poche, misere monete d'argento... Certo che sei proprio stupido, beh dopotutto eri uno di loro... Seguimi, supereremo l'ostacolo in men che non si dica" concluse Lucy. Adam, nonostante tali durissime parole, annuì muovendo lentamente il capo.
La coppia, si incamminò seguendo il perimetro del muro di cinta, erano in cerca di un punto che offrisse la possibilità di scalarlo. Dopo pochi minuti Lucy si sedette sul manto erboso e accese la sua lunga pipa in argento...
"Ti sembra questo il momento di fumare?" domandò collerico Adam.
"Fumerai anche tu, dopodiché entrambi salteremo il vallo con un semplice balzo. Ricordi quella volta in cui cercavi di raggiungermi correndo a perdifiato e io ti sfuggivo senza alcuno sforzo? Beh, sappi che fu merito dell'erba che adesso sto assaporando... eh eh eh tu non sai proprio nulla.." reiterò sghignazzando la "Rossa".
Il giovane, senza la minima esitazione, prese la pipa, e iniziò ad aspirare, dopodiché tossì abbozzando una risata.
"Cazzo, mi sento leggerissimo, ah ah ah dicevi la verità" sbottò lui.
"Ehi, restituisci ciò che non è tuo, hai fumato più del necessario. Adesso SALTIAMO!" sentenziò lei.
Con balzi da antilope scavalcarono agevolmente le impervie mura, Lucy atterrò leggiadra mentre Adam ruzzolò in avanti, sogghignando.
"Guarda, di fronte a noi c'è il Palazzo Reale di Dawidh, ce l'abbiamo fatta!" esultò il ragazzo.
"Per essere un principiante hai saputo sfruttare bene il potere della mia erba, bravo" ribatté lei.
Il duo, convinto di averla fatta franca, non si rese conto che all'ombra di un albero vi era un uomo, il quale aveva assistito a tale "impresa".
"Buongiorno signori, siete caldamente invitati a tornare da dove siete venuti, qui gli stranieri, specialmente quelli che entrano senza autorizzazione, NON SONO GRADITI" esortò con una finta cortesia il tale. Egli era Maximilian, colui che, anni fa, combatté contro il tiranno Echelon; in quel tempo era poco più che un ragazzo, adesso, invece, è un adulto nonché Capitano dell'esercito del Re Dawidh.
martedì 5 dicembre 2017
NERA LUCE DELL'IMPREVISTO
ero lì nel mio giaciglio, incurante della pioggia che scrosciava sul tetto...
mai e poi mai avrei pensato di rivederti ancora e invece
tu sei qui, di fronte a me, contornata dall'aura che gli Dei della Morte ti hanno donato.
E adesso comincia la nostra partita a Scacchi.
In passato mi hai drammaticamente sconfitto, ma da allora ho scoperto come impietosire il Diavolo
per questo, Egli ha realizzato i Miei Desideri
Notte più Nera, mia Musa, avvolgimi tra le Tue Spire e portami all'Inferno.
SpadaccinoNero
sabato 28 ottobre 2017
domenica 8 ottobre 2017
Scacco al Regno 2 Parte Quarta : Una visita nelle prigioni di Utopia
"Come può un uomo non capire di essere schiavo? Come può non rendersi conto che sta servendo le persone sbagliate? Io, avevo gli occhi chiusi ma andavo dritto per una strada devota al male, ora che i miei occhi sono aperti, anzi spalancati, sono caduto nell'oblio... Che il mondo vada al contrario? Oppure sono io che non riesco a capirlo? NO, NO, NO, Utopia è governata da un demonio, le mie mani stanno tremando perché questa rabbia vuole scatenarsi su di lui ma io non posso fare nulla, la mia vita ha i momenti contati..."
Questi erano i pensieri di Adam, ormai disperato, nelle prigioni di Utopia...
Si chiuse a riccio in un angolo della gelida cella e nonostante tutto cadde in un sonno profondo...
In quel luogo dove non arrivava mai un raggio di Luce, il tempo veniva scandito dalle gocce d'acqua che pendevano dal soffitto e cadevano inesorabilmente per terra; un suono ripetitivo, ipnotico, che penetrava la mente del prigioniero fino a farlo impazzire...
L'assordante silenzio fu diabolicamente ucciso da un suono di passi molto pesanti... a causa di tal rumore, Adam si svegliò bruscamente e capì che si trattava di un uomo robusto con degli stivali militari, inoltre comprese che quella persona stava andando da lui, il prigioniero, però, decise di affrontare la Morte con Orgoglio, si alzò e si avvicinò alla ferrosa porta che una volta aperta, lo avrebbe portato al Patibolo.
"Sarai tu che mi taglierai la testa?" bisbigliò Adam dalla piccola grata arrugginita della porta;in tale luogo, dove le Tenebre imperano, egli non poteva vedere il volto di chi c'era dall'altro lato.
"Nulla di tutto questo, Eretico, io sono qui, mettendo in gioco la mia vita, per affidarti una Missione" rispose lo Sconosciuto.
Adam : "Ti ascolto, ormai non ho più nulla da perdere."
Sconosciuto : "Nel momento in cui sarai fuori da Utopia, dovrai cercare una persona, o meglio un sovrano, costui mi deve un favore..."
A : "La tua voce mi sembra famigliare... Tutto qui, non c'è altro?"
S : "Forse ci siamo visti in passato, questo non è importante ora, tu non sottovalutare la situazione, devo ancora fornirti i dettagli; prima di fare ciò dovrai giurare con il Sangue che eseguirai alla lettera tutto quello che ti dirò, porgimi il tuo indice destro, la mia lama lo pungerà affinché il nostro legame sia Eterno..."
A : "Cazzo, brucia!"
S : "Quante storie per un paio di gocce di Sangue, i nostri Spiriti sono collegati, per questo senti bruciare, è solo un flusso di Energia... Adesso puoi sapere tutto."
A : "Ti ascolto"
S : "Anni fa venne qui un uomo, accompagnato dal suo giovane figlio. Come ben sai, chi vede Utopia non può andar via da essa se non da morto, eppure lui è riuscito a tornare a casa sua."
A : "Non è possibile, come avrebbe fatto ad eludere il Martire e i suoi?"
S : "Con l'inganno riuscì a fregare il Martire e poi anche io ho fatto la mia parte rifiutandomi di uccidere suo figlio, diciamo che mi era simpatico, uno sconosciuto che viene qui e non si piega all'autorità suprema di Utopia non è qualcosa che si vede tutti i giorni."
A : "Ma chi è costui?"
S : "Il suo nome è Dawidh, regna in un luogo che troverai oltre la foresta di Utopia, una volta che sarai fuori di qui troverai una Guida, io terrò a bada eventuali scocciatori, uno fra tutti Ahrim, affinché tu possa scappare."
A : "Non capisco una cosa, questo Re ti deve un favore, ma cosa devo chiedergli?"
S : "Egli deve uccidere il Martire e mettere fine a questa società fondata sulla Menzogna..."
A : "Ma non sarebbe meglio raccontare alla gente di Utopia quello che sta accadendo? Dobbiamo dir loro che non c'è stato nessun Martirio, che gli Eretici dicono il vero"
S : "FERMATI, non è così semplice, i Martiri godono dell'appoggio di una parte della popolazione, non so con esattezza il loro numero ma sono sicuramente in molti. Pensa una cosa, tu fino a poco tempo fa eri uno di quelli che sostiene il regime del Martire, io stesso ero uno di loro, prova ad immaginare quanti innocenti abbiamo mandato a morte... Quando tornerai qui con Dawidh, tutti quelli che sono contro di noi verranno uccisi, non ci sono alternative..."
A : "Sei riuscito a decifrare ciò che scrive Ahrim, vero?
S : "Si, è accaduto molti anni fa, da allora ho capito che non c'è stato nessun Martirio e che questa bugia serve solo al Martire e ai suoi per poter governare Utopia senza mai essere contestati, si nascondo dietro una sofferenza che non hanno mai subito... Sto per aprire la porta ma prima di farlo devo avvisarti, anche a costo di rimetterci la vita, tu devi scappare da qui, l'incantesimo che ti ho fatto prima ha una condizione, se ti volterai indietro o smetterai di correre, moriremo entrambi per cui non ti curare di me se dovessi trovarmi in una situazione critica..."
"E sia..." concluse Adam
Colui che un tempo chiamavano "Il Cacciatore di Eretici" rimase sbigottito perché di fronte a lui c'era suo nonno, Adolf, Generale dell'esercito di Utopia e stretto collaboratore del Martire.
venerdì 6 ottobre 2017
Amnon, primogenito del Re Dawidh, racconta ai suoi figli del suo viaggio nel Regno di Utopia, un luogo difficile da raggiungere in quanto protetto da un'intricata foresta.
Egli spiega che non è possibile uscire da Utopia se non da morti, ma grazie all'astuzia (e ad un po' di fortuna) riuscì insieme a suo padre a scappare da quel luogo così pericoloso e pieno di misteri.
Tale Regno è governato da un gruppo di persone capeggiate dal Martire, costoro fondano il loro potere su delle ipotetiche ingiustizie che hanno subito in passato, nascondendosi dietro di esse. Chi mette in dubbio la veridicità di ciò che professano i Martiri viene definito Eretico e mandato al patibolo. Si occupa di tutto ciò Ahrim, uno strano tipo che ha l'abitudine di scrivere dei testi (apparentemente) incomprensibili e i suoi Cacciatori di Eretici, fra cui spicca Adam, un diligente soldato.
Quest'ultimo però inizia a nutrire dei dubbi sulla moralità delle sue azioni nel momento in cui incontra Lucy, soprannominata la Rossa, una persona vicina all'ambiente degli Eretici.
Successivamente, Adam decide di vederci più chiaro e di seguire Lucy(la quale consegna a Adam una pergamena con i testi di Ahrim) ma viene fermato da Ahrim e condotto nelle prigioni di Utopia.
Adam perde il suo status di Cacciatore di Eretici e la sua condanna a morte è vicina.
lunedì 11 settembre 2017
Scacco al Regno 2 Parte Terza : Uno scontro impari a Utopia
lunedì 24 luglio 2017
Scacco al Regno 2 Parte Seconda : Qualcosa di inaspettato a Utopia
Sorgeva il Sole su Utopia e gli Uomini iniziavano a svegliarsi, fra tutti il primo che usciva di casa per dedicarsi al lavoro era Adam, una persona amata e allo stesso tempo temuta da chi gli girava intorno; per lui esisteva solo ciò che chiamava "La Missione", il resto non contava nulla perché essere un "Cacciatore di Eretici" era un incarico colmo di responsabilità.
Ogni mattina la figlia del panettiere gli porgeva dei biscotti appena sfornati ma lui non aveva tempo per chiacchierare con lei, prendeva il sacchetto, correva in caserma e come sempre non si accorgeva dello sguardo colmo d'amore di quella ragazza.
Adam era alle dipendenze di un tipo strano chiamato Ahrim, membro del Congresso dei Martiri...
"Anche oggi devi giustiziare un Eretico" disse Ahrim mentre scriveva, com'era solito fare, parole dalla grafia incomprensibile, su dei foglietti volanti.
"Sissignore!" replicò Adam mettendosi sugli attenti come un qualsiasi buon soldato.
Il condannato era al centro della piazza con piedi e mani legate, imbavagliato, inoltre, chi assisteva alla scena poteva schernirlo in libertà; il ruolo del "Cacciatore" era quello di tagliargli la giugulare per poi farlo morire dissanguato mentre penzolava a testa in giù.
L'esecuzione avvenne dopo pochi minuti senza nessun intoppo, il popolo festeggiava di fronte a tutto questo. Essi urlavano all'unisono : "MORTE AGLI ERETICI!".Fra la folla, come spesso accadeva, vi erano parenti del giustiziato e anche loro gioirono di fronte a tale avvenimento.
Adam aveva compiuto il suo dovere ed era libero di andare. Ripose la spada nel fodero e si incamminò...
Mentre tornava a casa vide una ragazza che correva, fu colpito dalla sua folta chioma rosso cremisi, lui, curioso, cercò di seguirla ma fu inutile, era troppo veloce e così, dopo qualche centinaio di metri percorsi a tutta velocità, si fermò per riprendere fiato.
La ragazza, con degli agili balzi scalò alcuni piani di una costruzione, si voltò verso di lui e gridò : "TI SEI MAI CHIESTO PERCHE' VI ODIANO?"
Ella scomparve nel nulla.
Durante la notte, il Cacciatore, non riuscì a dormire, pensava solo alle parole della "Rossa".
Tornò la Luce e con essa un altro giorno di lavoro, Adam era nell'ufficio di Ahrim in attesa di ordini
"Che hai oggi, soldato?" Esclamò Ahrim
"Nulla, Signore" Rispose Adam mentre una goccia di sudore cadeva dalla fronte
"Tu stai mentendo, ne sono sicuro" Concluse Ahrim mentre riprendeva a scrivere le sue solite annotazioni che nessun altro può leggere.
Arrivò il condannato a morte e Adam era pronto ad ucciderlo, ma la tentazione di fargli delle domande era troppo forte e così gli tolse il bavaglio.
"PERCHE' CI ODIATE?!" Urlò il Cacciatore.
L'Eretico lo fissò con sguardo omicida ma nel momento in cui stava per dire qualcosa la lama di Ahrim gli tagliò la testa.
Il popolo festeggiò anche questa volta ma non si complimentò con il Cacciatore a causa del suo vistoso tentennamento.
"Soldato, se eseguirai gli ordini vivrai senza mai inciampare ma nel momento in cui inizierai ad avvicinarti alla Comprensione, cadrai nell'oblio. Sta a te scegliere" bisbigliò Ahrim all'orecchio di Adam.
La mente del Cacciatore di Eretici ribolliva dalla curiosità, in cuor suo sapeva che si sarebbe avventurato nell'oscurità più nera ma il Desiderio della Conoscenza, ormai, faceva da padrone e così, durante la notte, uscì di casa in cerca della "Rossa".
Aprì la porta e lei era lì a pochi metri, seduta a gambe incrociate su alcune casse di legno intenta a fumare una lunga e stretta pipa argentata... tutt'intorno si creò una nebbia dal profumo inebriante.
"Stanotte, se verrai con me, potrai chiedere ad un Eretico perché odia i Martiri" suggerì la "Rossa"
Adam decise di seguirla...
Lei si chiamava Lucy.
mercoledì 31 maggio 2017
Scacco al Regno 2 Parte Prima : Ricordi di Utopia
"Padre, oggi siamo stati davvero ubbidienti, ti prego, raccontaci di uno dei tuoi viaggi con il nonno" - disse con voce squillante il primogenito di Amnon, Mikha'el.
"Shhh, non farti sentire, sapete bene che odia farsi chiamare così, è davvero suscettibile riguardo la sua età, non dimenticatevi che egli è il nostro Re" - ammonì il genitore con un filo di voce.
"Si vabbé, Re o no rimane sempre il nostro nonno" replicò con arroganza il figlio.
"Ho capito, ho capito, avrete la vostra storia ma non dovrete più chiamarlo così, immagino abbiate dimenticato quella volta che ci ha fatto dormire in giardino" - chiosò Amnon mentre i suoi figli sghignazzavano in silenzio...
"Io e il non-,ehm, io e il Re eravamo davvero lontani dal nostro Regno, una forte tempesta di sabbia ci fece perdere l'orientamento e così ci ritrovammo al'interno di una foresta talmente fitta che non permetteva ad alcun raggio di luce di attraversarla..."
Mika'el : "Padre, c'erano mostri, spettri o demoni?"
Amnon : "Nulla di tutto questo, era una normalissima foresta, molto buia ma non aveva nulla di particolare"
M : "E allora? E' tutta qui la tua avventura?"
A : "Abbi pazienza... io e il Re superammo la foresta grazie ad una coccinella..."
M : "Una coccinella?"
A : "Si, ci ronzava intorno come se volesse attirare l'attenzione e noi che non avevamo la minima idea di dove andare, la seguimmo..."
M : "Eravate proprio disperati..."
A : "Parecchio direi, ci sentivamo come due gocce d'acqua che vengono trasportate dall'oceano"
M : "Affidarsi ad un insetto è servito a qualcosa?"
A : "Certo figlio mio, dopo alcuni minuti di cammino eravamo fuori dal labirinto, davanti a noi c'era un luogo che non avevo mai visto prima, un castello principesco sospeso su un enorme villaggio"
M : "Un castello Volante?!?! Fantastico!
A : "E' ciò che dissi anch'io ma il Re frenò il mio entusiasmo dicendo che tale costruzione rappresentava la Spada di Damocle che pende sulle teste del popolo che vive al di sotto"
M : "Pessimista come sempre il nostro non, ehm il Re"
A : " Ti sbagli, mio padre aveva già capito tutto ma non avevamo alternative, dovevamo raggiungere quel posto perché non avevamo più provviste né acqua. Appena arrivati, il luogo si rivelò subito inquietante, gli abitanti ci tenevano a distanza come se fossimo malati di peste ma non rimanemmo soli a lungo, dal castello sospeso si calò un uomo, in piedi su una fiamma che ardeva verso il basso che gli permise di atterrare con dolcezza, egli ci disse che eravamo entrati nel Regno di Utopia, un posto perfetto che non avremmo mai voluto abbandonare.
Tutta la gente che era intorno a noi si fermò e si prostrò verso quell'uomo, persino io, di fronte a tale sottomissione stavo per emularli ma mio padre mi fermò in modo brusco, guardava l'uomo sceso dal Castello con un atteggiamento di sfida, anzi, come se lo odiasse profondamente."
M : "Padre, cos'aveva di speciale questo qua? Era alto tre metri? Aveva una forza straordinaria?
A : "Nulla di tutto questo, egli era pallido, mingherlino, a prima vista sembrava solo una nullità, eppure, quando parlava mi correvano i brividi lungo la schiena... ci disse che la sua razza dominerà sul mondo,che nessuno potrà sconfiggerli perché loro hanno trasceso il potere di Dio... Si definì Il Martire e in nome di ciò che ha subito insieme alla sua stirpe, ogni essere deve piegarsi al loro volere...
Mio padre diede le spalle a quel tizio e iniziò a camminare, io andai con lui..."
M : "Il nostro Re non si abbassa di fronte a nessuno"
A : "Calmati, fare così ci è quasi costato la vita, fummo investiti da un raggio di luce e in un attimo ci ritrovammo in uno sfarzoso salone e al centro della stanza c'era quel tipo.
Egli ci guardava come un cacciatore osserva la preda in trappola, era sicuro della sua superiorità, nonostante tutto, però, disse che ci avrebbe risparmiati, in cambio dovevamo inchinarci alla sua autorità... Mio padre, senza la minima esitazione alzò la testa in segno di sfida... Ricordo di averlo odiato profondamente perché a causa della sua caparbietà stavamo per perdere la vita ma sbagliai a giudicarlo, lui aveva capito che era tutto una menzogna, non c'era nessuna possibilità di salvezza, saremmo morti comunque..."
M : "E allora come avete fatto a salvarvi?"
A : "Bella domanda, quella volta compresi che vostro nonno è più abile con la testa piuttosto che con la Spada..."
M : "Ah ah ah e chi l'avrebbe mai detto? Padre, adesso sei tu che lo chiami così!"
A : "Avete ragione ma adesso non interrompetemi, ascoltate il resto della storia...
L'uomo che si faceva chiamare Il Martire mi propose di giocare a scacchi con lui, scommettendo la mia vita, mentre a mio padre di combattere fino alla morte contro il suo Generale dell'esercito... Ma il nostro Re rifiutò la proposta, disse che egli stesso doveva giocare a scacchi mentre io avrei dovuto combattere... Ero davvero contrariato, sapevo di essere troppo giovane per sfidare un avversario d'elite ed ero consapevole che mio padre non conosce gli scacchi... Ormai non avevo più speranze.
Il Martire accettò la sua proposta, deridendoci ; fece chiamare il suo Generale e questi giunse nel salone, ricordo solo la sua stazza imponente e dei baffetti nerissimi... Appena mi vide buttò la spada per terra, disse che non avrebbe mai macchiato il suo onore di guerriero uccidendo un ragazzino. La mia vita era salva...
Domani, se farete i bravi, racconterò come si salvò il Re"
M : "No, non puoi farci questo, dicci com'è andata..."
A : "Eh eh eh..."
Ad un tratto si udì un rumore di passi, era il Re che stava per entrare nella stanza, aveva ascoltato ogni cosa...
"Ve lo dico io come ho fatto a salvarmi, mentre perdevo Cavallo, Torre, Alfiere uno dopo l'altro, approfittai di un momento di distrazione di quel tizio e così misi sotto scacco il Re spostando i pezzi della scacchiera..." disse Dawidh mentre si toccava la barba che pendeva dal mento...
"Ma nonno, hai barato, non si fa" esclamò Mikha'el.
"Non bisogna mai sottovalutare l'avversario nemmeno quando si è sicuri di vincere, ricorda, fino a quando non si viene scoperti non si è imbroglioni... e se mi chiamate ancora in quella maniera, vi diseredo, LO GIURO" replicò il Re...
martedì 16 maggio 2017
sabato 17 dicembre 2016
Scacco al Regno Parte Undicesima
Capitolo Finale : io, faccia a faccia con Dio
Dw : "Almeno lasciami finire le frasi"
Dio : "Ehm, hai ragione, farò finta di non sapere cosa Mi dirai"
Dw : "Mi spieghi perché sei intervenuto?"
Dio : "Te l'ho detto, stavate facendo troppo casino"
Dw : "Ma sei davvero Dio? A me sembri un vecchio seduto su un curioso caprone, mi sarei aspettato..."
Dio : "Senti, mettiamo le cose in chiaro, ho mandato un'infinitesima parte di Me in questa dimensione e sto utilizzando un linguaggio semplice affinché tu possa capire..."
Dw : "Mi stai dicendo che non sono in grado di comprenderti?"
Dio : "Si, non lo sei, chi cerca di raggiungere il Mio livello impazzisce o muore, per comunicare con voi sono obbligato a limitare la Mia Essenza"
Dw : "E questo caprone perché si avvicina a me? Sembra che io gli sia simpatico.
Dio : "Già,il suo nome è Leviathan, ha capito che discendi da Melchisedeq... e tu vuoi che Io te lo regali..."
Dw : "Come hai fatto ad indovinare?"
Dio : "Ehm..."
Dw : "Dai scherzavo, lo so che sai tutto; adesso parliamo di cose serie, posso chiamarlo Levi?
Dio : "Si, da ora in poi questo caprone è tuo..."
Dw : "E' bellissimo, grazie infinite"
Dio : "Di nulla, Io posso fare tutto"
Dw : "Adesso capisco da dove proviene la mia superbia..."
Dio : "Hai finito? Possibile che tu non voglia concederMi un minimo di rispetto?"
Dw : "Va bene, va bene"
Dio : "So anche quello che pensi... per cui smettila!"
Dw : "Scusa..."
Dio : "Dai, tranquillo, lo so che è difficile parlare con Me..."
Dw : "Torniamo a noi, potresti spiegarmi come posso salvare il Regno?"
Dio : "Nulla di più semplice, prenderai il posto di Echelon e sarai Re, un po' come quella volta che hai spodestato Saul, anche in tale occasione avevi Me al tuo fianco ma ricorda, se siete in questa situazione è solo colpa vostra..."
Dw : "Aspetta un attimo, dove abbiamo sbagliato? Non starai mica dicendo che non dovevamo ribellarci a Echelon e Shaitan?"
Dio : "Più o meno..."
Dw : "Che significa più o meno"?
Dio : "Shaitan è Mia figlia, non posso permetterti di ucciderLa..."
Dw : "......"
Dio : "In questo momento sento che vorresti attaccarmi nonostante tu sappia chi Sono, ti ho costruito proprio bene(ride).. Arrivati a questo punto devo spiegarti in anticipo delle cose che avresti capito quando sarai in una dimensione più vicina alla mia, ovvero tra qualche miliardo di anni."
Dw : "Che macello, mi sta venendo il mal di testa, sono furioso e non sto capendo nulla"
Dio : "Ricordi quella sensazione che hai provato prima di parlare con me?"
Dw : "Si e allora?"
Dio : "Bene, hai assaggiato un'infinitesima parte di un'infinitesima parte di un secondo di Eternità, era necessario affinché tu possa comprendere ciò che udirai a breve. SpiegaMi con parole tue cos'hai sentito in quel momento."
Dw : "Non saprei, era estremamente piacevole ma nello stesso tempo dannatamente doloroso, mi stai chiedendo l'impossibile, non sono in grado di esprimere cosa fosse."
Dio : "Io sono in quello stato da sempre, ho sulle spalle il peso dell'Eternità, della Perfezione... In quel tempo ero in uno dei Miei Giardini, osservavo le Mie Creature, Perfette anche loro. Nonostante tutto sentivo che mancava qualcosa, come se ci fosse un livello che può trascendere la Perfezione stessa..."
Dw : "Trascendere la Perfezione?"
Dio : "Si, capii tutto grazie ad una Rosa che vidi nel mio Giardino...La Sua bellezza sovrastava tutto ciò che era intorno... quando la colsi però,una Sua Spina ferì il Mio indice facendolo sanguinare; una Creatura che vuole fare del male al suo Creatore? Per me era un affronto inammissibile e così La bruciai... Io che sono il Tempo e lo Spazio decretavo la fine di un essere, per la prima volta..."
Dw : "Ti sei adirato a causa della Spina di una Rosa? Suvvia"
Dio : "Quella Creatura Mi stava dicendo che rifiutava la Perfezione e l'Eternità, i Miei Doni più grandi... Mi mostrò cosa è la Morte, ovvero ciò che Lei desiderava...e così, dalle ceneri di quel fiore, creai Shaitan"
Dw : "Perché hai fatto nascere qualcosa che distrugge ciò che Tu crei? Tutto ciò è privo di senso"
Dio : "Questa è l'unica maniera per apprezzare tutto ciò che possiedo, quando ho perso quella Rosa ho capito cosa fosse per Me, in parole povere anch'Io avevo qualcosa da imparare"
Dw : "E' assurdo, mi stai dicendo che c'era qualcosa che non sapevi?"
Dio : "E se ti dicessi che anch'Io ho un Padre, una Madre, dei Fratelli?"
Dw : "Ma non eri la Perfezione, l'Assoluto, l'Eterno?
Dio : "Certo che lo sono, ma chi ti ha detto che non possono esistere altre Entità simili a Me? Hai delle convinzioni che si basano sul vostro modo di ragionare da creature mortali... Ho parlato anche troppo, devi tornare nel tuo mondo... Un'altra cosa, tratta sempre bene Kunspt, quella donna l'ho creata apposta per te affinché possa amarti nonostante quel brutto carattere che ti ritrovi..."
Dw : "Ho sempre saputo che quella donna fosse un Tuo miracolo, Te ne sarò sempre grato perché l'hai donata a me, per merito suo ho capito che Tu esisti..."
Dio : "Io mi addormento pensando a te..."
Dw : "Stai dicendo che provi Amore nei miei riguardi?"
Dio :"Certo, Io Amo tutte le Mie creature, soprattutto quelle che mi fanno arrabbiare... Proteggi ciò che ti ho donato; adesso sei libero di tornare a casa..."
Dio si allontanò lentamente, camminando avvolto da una coltre di nebbia.
Dawidh salì in groppa al caprone Levi e in un istante, magicamente, si ritrovò nella sua Terra, attorno a lui c'erano tutti i suoi amici, i suoi figli, le sue mogli, Dio aveva restituito ogni cosa, non una goccia di sangue innocente fu versata.
Maximilian insieme sua amata Jade, si avvicinò al Nuovo Re e gli domandò :
"Abraham ci ha riferito che durante la battaglia con Shaitan, quando hai bevuto quello strano liquido, hai parlato con Dio...
se tutto ciò è vero, cosa ti ha detto?"
"Ricordo solo questo, tutto il resto, non so perché, l'ho dimenticato... mentre andava via Gli chiesi : "Tu sei Dio o il Diavolo?"
Lui si voltò per un attimo e mi sorrise", rispose il Re.
FINE