mercoledì 31 maggio 2017

ascolto consigliato : Myrath - Believer ( https://www.youtube.com/watch?v=CnFtZZp7f-c )

Scacco al Regno 2 Parte Prima : Ricordi di Utopia




"Padre, oggi siamo stati davvero ubbidienti, ti prego, raccontaci di uno dei tuoi viaggi con il nonno" - disse con voce squillante il primogenito di Amnon, Mikha'el.

"Shhh, non farti sentire, sapete bene che odia farsi chiamare così, è davvero suscettibile riguardo la sua età, non dimenticatevi che egli è il nostro Re" - ammonì il genitore con un filo di voce.

"Si vabbé, Re o no rimane sempre il nostro nonno" replicò con arroganza il figlio.

"Ho capito, ho capito, avrete la vostra storia ma non dovrete più chiamarlo così, immagino abbiate dimenticato quella volta che ci ha fatto dormire in giardino" - chiosò Amnon mentre i suoi figli sghignazzavano in silenzio...

"Io e il non-,ehm, io e il Re eravamo davvero lontani dal nostro Regno, una forte tempesta di sabbia ci fece perdere l'orientamento e così ci ritrovammo al'interno di una foresta talmente fitta che non permetteva ad alcun raggio di luce di attraversarla..."

Mika'el : "Padre, c'erano mostri, spettri o demoni?"

Amnon : "Nulla di tutto questo, era una normalissima foresta, molto buia ma non aveva nulla di particolare"

M : "E allora? E' tutta qui la tua avventura?"

A : "Abbi pazienza... io e il Re superammo la foresta grazie ad una coccinella..."

M : "Una coccinella?"

A : "Si, ci ronzava intorno come se volesse attirare l'attenzione e noi che non avevamo la minima idea di dove andare, la seguimmo..."

M : "Eravate proprio disperati..."

A : "Parecchio direi, ci sentivamo come due gocce d'acqua che vengono trasportate dall'oceano"

M : "Affidarsi ad un insetto è servito a qualcosa?"

A : "Certo figlio mio, dopo alcuni minuti di cammino eravamo fuori dal labirinto, davanti a noi c'era un luogo che non avevo mai visto prima, un castello principesco sospeso su un enorme villaggio"

M : "Un castello Volante?!?! Fantastico!

A : "E' ciò che dissi anch'io ma il Re frenò il mio entusiasmo dicendo che tale costruzione rappresentava la Spada di Damocle che pende sulle teste del popolo che vive al di sotto"

M : "Pessimista come sempre il nostro non, ehm il Re"

A : " Ti sbagli, mio padre aveva già capito tutto ma non avevamo alternative, dovevamo raggiungere quel posto perché non avevamo più provviste né acqua. Appena arrivati, il luogo si rivelò subito inquietante, gli abitanti ci tenevano a distanza come se fossimo malati di peste ma non rimanemmo soli a lungo, dal castello sospeso si calò un uomo, in piedi su una fiamma che ardeva verso il basso che gli permise di atterrare con dolcezza, egli ci disse che eravamo entrati nel Regno di Utopia, un posto perfetto che non avremmo mai voluto abbandonare.
Tutta la gente che era intorno a noi si fermò e si prostrò verso quell'uomo, persino io, di fronte a tale sottomissione stavo per emularli ma mio padre mi fermò in modo brusco, guardava l'uomo sceso dal Castello con un atteggiamento di sfida, anzi, come se lo odiasse profondamente."

M : "Padre, cos'aveva di speciale questo qua? Era alto tre metri? Aveva una forza straordinaria?

A : "Nulla di tutto questo, egli era pallido, mingherlino, a prima vista sembrava solo una nullità, eppure, quando parlava mi correvano i brividi lungo la schiena... ci disse che la sua razza dominerà sul mondo,che nessuno potrà sconfiggerli perché loro hanno trasceso il potere di Dio... Si definì Il Martire e in nome di ciò che ha subito insieme alla sua stirpe, ogni essere deve piegarsi al loro volere...
Mio padre diede le spalle a quel tizio e iniziò a camminare, io andai con lui..."

M : "Il nostro Re non si abbassa di fronte a nessuno"

A : "Calmati, fare così ci è quasi costato la vita, fummo investiti da un raggio di luce e in un attimo ci ritrovammo in uno sfarzoso salone e al centro della stanza c'era quel tipo.
Egli ci guardava come un cacciatore osserva la preda in trappola, era sicuro della sua superiorità, nonostante tutto, però, disse che ci avrebbe risparmiati, in cambio dovevamo inchinarci alla sua autorità... Mio padre, senza la minima esitazione alzò la testa in segno di sfida... Ricordo di averlo odiato profondamente perché a causa della sua caparbietà stavamo per perdere la vita ma sbagliai a giudicarlo, lui aveva capito che era tutto una menzogna, non c'era nessuna possibilità di salvezza, saremmo morti comunque..."

M : "E allora come avete fatto a salvarvi?"

A : "Bella domanda, quella volta compresi che vostro nonno è più abile con la testa piuttosto che con la Spada..."

M : "Ah ah ah e chi l'avrebbe mai detto? Padre, adesso sei tu che lo chiami così!"

A : "Avete ragione ma adesso non interrompetemi, ascoltate il resto della storia...
L'uomo che si faceva chiamare Il Martire mi propose di giocare a scacchi con lui, scommettendo la mia vita, mentre a mio padre di combattere fino alla morte contro il suo Generale dell'esercito... Ma il nostro Re rifiutò la proposta, disse che egli stesso doveva giocare a scacchi mentre io avrei dovuto combattere... Ero davvero contrariato, sapevo di essere troppo giovane per sfidare un avversario d'elite ed ero consapevole che mio padre non conosce gli scacchi... Ormai non avevo più speranze.
Il Martire accettò la sua proposta, deridendoci ; fece chiamare il suo Generale e questi giunse nel salone, ricordo solo la sua stazza imponente e dei baffetti nerissimi... Appena mi vide buttò la spada per terra, disse che non avrebbe mai macchiato il suo onore di guerriero uccidendo un ragazzino. La mia vita era salva...
Domani, se farete i bravi, racconterò come si salvò il Re"

M : "No, non puoi farci questo, dicci com'è andata..."

A : "Eh eh eh..."

Ad un tratto si udì un rumore di passi, era il Re che stava per entrare nella stanza, aveva ascoltato ogni cosa...

"Ve lo dico io come ho fatto a salvarmi, mentre perdevo Cavallo, Torre, Alfiere uno dopo l'altro, approfittai di un momento di distrazione di quel tizio e così misi sotto scacco il Re spostando i pezzi della scacchiera..." disse Dawidh mentre si toccava la barba che pendeva dal mento...

"Ma nonno, hai barato, non si fa" esclamò Mikha'el.

"Non bisogna mai sottovalutare l'avversario nemmeno quando si è sicuri di vincere, ricorda, fino a quando non si viene scoperti non si è imbroglioni... e se mi chiamate ancora in quella maniera, vi diseredo, LO GIURO" replicò il Re...

6 commenti:

  1. Bell'inizio... mi piace il racconto sottoforma di dialogo! Sono curiosa di leggere il seguito!
    Bravo!! :)

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    1. Grazie mille Lacchan, tieni conto che questo è solo un capitolo introduttivo, in seguito le sorprese non mancheranno, te lo assicuro ^_^ (sto già abbozzando il seguito)

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  2. Sento odor di popolo eletto,ma chi ha vinto il popolo eletto?

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    1. stai calmo Fluoro, non hai ancora letto il seguito, vedrai ci sarà da divertirsi, te lo assicuro (:
      grazie di cuore per la visita, ne sono davvero felice
      ^_^

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  3. Molto suggestivo, anche a me sembrano caratteristiche da popolo eletto (quello che sta sopra e se la tira).
    Belli gli scacchi, gioco per uomini (maschi) intelligenti, sarà per questo che ci sono poche campionesse.
    Spunti per molte riflessioni, bravo Spada
    Fuffolo (freddi solo per il programma)

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    1. ciao Fuffolo, grazie mille per il tuo contributo (:
      hai un'ottima vista, bravo, nei capitoli successivi ti divertirai, sicuro ^_^
      cito :
      "Belli gli scacchi, gioco per uomini (maschi) intelligenti, sarà per questo che ci sono poche campionesse."
      XD

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